In questi giorni di incertezza e dolore, numerose realtà del territorio e singoli cittadini ci hanno chiesto se come associazione stessimo portando avanti azioni a sostegno della popolazione ucraina. Siamo molto grati della fiducia accordataci, ma abbiamo deciso che non istituiremo raccolte fondi perché non è un lavoro che ci rappresenta. Per quanto ci sentiamo a livello umano profondamente coinvolti, lasceremo ai professionisti del settore la gestione sicura e organizzata di queste attività e ai singoli soci e cittadini attorno a noi la libera gestione delle proprie donazioni. Quello che stiamo facendo è individuare e mantenere un contatto costante con coloro che stanno operando in prima linea nell’accoglienza dei profughi, informandoci sui loro bisogni.